Medico gallese di nobile prosapia, sbilenco d’appetito e di ragion pratica.
Con sentenza enfatica d’oracolo, si proclamò Paladino dell’indipendentismo Gallese e liberatore del popolo (per scelta irremovibile del fato).
Vuolsi che avesse un culto speciale per le cerimonie ed i riti sacri de’ Celti.
Promosso a dignità dal fantasma di un Bardo, si nominò uomo reverendo e sommo aruspice di un nuovo ordine spirituale.
Esercitò la funzione dei misteri con riverente ed amorosa osservanza:
– Girava nudo con una volpe in testa
– Si metteva i serpenti negli stivali
– Sparava a chi calpestava le aiuole
-Si mangiava le medaglie
Fedele attempato e provetto, chiamò il figlio Gesù Cristo II
Ministro della religione, fu epigono del ponderato artificio alchemico di trasformare le pietre in oro sputandoci sopra.
Convinto Repubblicano, sostenne la causa Cartista e fuggì a Parigi vestito da donna dopo il fallimento della marcia su Newport nel 1839.
Acclamato da Arthur Conan Doyle come «Sgargiante e romantico cane sciolto ribelle», fu pioniere della legalizzazione della cremazione, del nudismo rituale, della poligamia e del trapianto di pelle esoterico.
Predicò alle moltitudini.
Durante i suoi più famosi servigi sacerdotali, a Eisteddfod e Pontypridd nel 1844, erano presenti solo la figlia e un uomo nudo su una capra che si faceva chiamare Merlino.
Prossimo a cessare, le sue ultime volontà furono la costruzione di un palo di 60 metri a forma di rastrello e «Un bicchiere di champagne».
Morto in concetto di santità.
«I vostri progenitori immortali, a cui dovete l’esistenza come popolo civile»
Ab Aeterno Signore della Chiesa.
Sancane
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