(Traduzione curata da Mastro Giulio di The ship song di Nick Cave – cliccare sul titolo per il testo originale)
Ecco un’altra lirica amorosa, il cui titolo si riferisce al ricorrere dell’immagine marittima più che al noto tipo di composizione musicale. E qual nave che salpa e torna, va e viene, tale è il sentimento di questi due amanti, che menano la loro storia tra crudeltà e amore, tra partenze e ritorni, tra comunione d’anime e mistero.
BARCAROLA.
Or salpa i tuo’ vaselli[1] a me d’intorno,
qual corolla, donzella; e poscia dona
al foco li tuo’ ponti e farem bona
picciola istoria ad ogne tuo ritorno.
Scatena li tuoi can di contro a mene[2],
la chioma tua disciogli in giuso volta:
picciol mister tu se’ per me, mio bene,
ad ogne tuo ritorno, ad ogne volta.
Tutta la notte n’abbiamo discorso
a le morali forme definire,
ma com de li tuo’ abbracci saggio il morso
ogne cosa in ruina[3] va a finire.
Ed or mestizia ti pinge lo volto
ché sai che va appropinquandosi l’ora
in cu’ i’ dovrà l’ale averti tolto
e in cui tu tentera’ lo volo ancora.
Ordunque, intorno a me li tuo’ vaselli
or salpa qual corona, e dona al foco
li ponti tuoi; farem storia da poco
ma bella, quando vista rinovelli[4].
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